L’acqua di cottura della pasta o del riso che generalmente gettiamo nel lavello, non dovrebbe andar sprecata. Può essere riutilizzata in vari modi in cucina, ed essere una buona alleata. Vediamo come.
Caratteristiche dell’acqua di cottura
L’acqua di cottura della pasta (e non solo) contiene molte sostanze positive che andrebbero recuperate, evitando gli sprechi. In particolare, è ricca di amidi e sali minerali. Proprio per questo è adatta ad alcuni usi specifici.
Usi in cucina dell’acqua di bollitura
L’acqua di cottura può essere conservata, anziché buttata via. E’ sufficiente mettere un contenitore sotto lo scolapasta per raccoglierla. Poi, può anche essere trasferita altrove, per esempio in bottiglie.
Quest’acqua può essere riutilizzata in cucina stessa. Infatti, è utile per mantecare la stessa pasta con un condimento troppo denso, oppure per cucinare altre pietanze: verdure, brodi di carne o verdure e zuppe. In quest’ultimo caso, rammentate che l’acqua è già salata.
Altri usi comuni sono:
- Mettere a bagno i legumi prima della cottura
- Cuocere a vapore gli ortaggi
- Usarla per impasti lievitati più morbidi (attenti al sale)
- Trasformarla in bibita, dopo averla aromatizzata.
Altri usi dell’acqua di cottura
L’acqua di bollitura della pasta ed del riso può essere utilizzata anche in altri modi. Ad esempio:
- Mettere in ammollo le stoviglie prima del lavaggio, per eliminare incrostazioni e sgrassare.
- Usarla come impacco per i capelli prima dello shampoo per una quindicina di minuti: i capelli risulteranno più morbidi.
- Farla diventare la base di un pediluvio emolliente ed energizzante.
- Fare la pasta di sale, per far giocare i bambini.
- Se non è salata, può essere utilizzata per innaffiare le piante.
- Vedi altre guide cucina.
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